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La tecnica di lavorazione “a commesso”

Classic Monday 65

Storia e diffusione

Oggi parleremo della tecnica di lavorazionea commesso” nata e sviluppatasi nel XVI secolo in centro Italia e poi diffusasi in Europa.

Una delle città che si dedicherà in modo più approfondito alla produzione di piani in commesso è Roma, città in cui la tradizione marmorea è sempre stata presente, e che vedrà il riutilizzo di marmi e reperti archeologici e la ripresa di tecniche antiche come l’opus sectile utilizzata prevalentemente per decorare, con pietre policrome, pavimenti e rivestimenti parietali.

Anche Firenze, sede dell’opificio delle Pietre Dure istituito da Ferdinando I De Medici, lavorerà sul riadattamento di queste tecniche, volto a creare oggetti preziosi, piani e stipi intarsiati con pietre e materiali pregevoli. La tecnica decorativa “a commesso”, letteralmente “mettere insieme”, verrà portata avanti dal XVI secolo in poi tornando in voga nel corso del XVIII e XIX secolo durante la diffusione del fenomeno dei Grand Tour

Alcuni esempi dal nostro catalogo

In questi viaggi attraverso le città italiane i giovani rampolli delle nobili famiglie europee, apprenderanno la storia, la letteratura e soprattutto l’arte classica e, a conclusione di questi tour, acquisteranno tavolini, come quello proposto nel nostro catalogo Di Mano in Mano, come souvenir da esibire nelle case familiari. 

Tavolino Piano Commesso
Tavolino piano commesso

La tecnica a commesso verrà destinata solo a parti specifiche dei mobili come, appunto, il piano di tavolini la cui struttura è realizzata da artigiani di altre botteghe o altri paesi e poi sposata in seguito a formare il tavolino completo, come in questo caso il cui piano è toscano, mentre la struttura è risultato di manifattura inglese

Il piano variopinto dalle varie colorazioni di pietre e marmi può essere decorato con la fantasia a scacchiera circondata da varie forme geometriche e incastonata in una struttura di legno esotico poggiante su piedi sagomati e scanalati, come l’esemplare anglo toscano sopracitato. Un altro esempio è l’esemplare inglese attribuito ad Amic Hotton, recante piano in commesso con scacchiera policroma entro motivi floreali poggiante su base quadripartita in legno intagliato con elementi zoomorfi e piedi ferini.

Tavolino Piano Commesso
Tavolino piano commesso

Un ultimo esempio è l’esemplare napoletano, il cui piano è caratterizzato da disegni più ondulati ed elaborati che, in questo caso, raffigurano un vaso con mazzo di fiori su cui si poggia una colomba. Il sostegno è formato da un tronco con rami completamente dorato.

Tavolino Piano Commesso
Tavolo commesso Napoletano

La cosiddetta “pittura di pietra” prevede la lavorazione di marmi e pietre dure che vengono tagliati con filo metallico, a formare piccole lastre colorate che seguivano le forme ondulate presenti nel disegno preparatorio. Esse venivano, in seguito, giustapposte tra loro a formare motivi decorativi richiamanti l’intarsio sul piano, con una resa di ombre e sfumature paragonabile all’utilizzo dei colori in pittura.

A differenza del mosaico, le piccole sezioni di colore non sono sagomate a tessera da accostare l’una all’altra. Come durante il procedimento dell’intarsio ligneo, vengono modellate direttamente come piccoli elementi che, incastrandosi con gli altri, formano piccole parti complete di un grande disegno.

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