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Il dizionario dell’antiquariato – Marqueterie

dizionario dell'antiquariato: marqueterie

La parola di oggi è: Marqueterie. Spieghiamo la sua diffusione in tutta Europa e due particolari tecniche di marqueterie.

Da dove deriva il termine?

La parola marqueterie è un termine francese. Deriva da “marque” che tradotto in italiano significa “marchio, contrassegno”. Con il termine si indica un particolare tipo di impiallacciatura della placcatura dei mobili; fatta con legni diversi o con materiali diversi. I più usati sono: avorio, corno, tartaruga e metallo.

Differenze con l’intarsio

Dalla descrizione la marqueterie può sembrare uguale alla lavorazione dell’intarsio. Tra i due tipi di decorazione, però, c’è una differenza sostanziale. La marqueterie viene eseguita sulla placcatura, cioè quella sottile sfoglia di legno rivestente il mobile. L’intarsio, invece, come abbiamo già raccontato in una delle nostre pagine del dizionario (la trovi qui se te la sei persa) viene fatto sul massello, cioè lo strato più interno del legno. 

Dove si diffuse la marqueterie?

Nella lavorazione ornamentale della marqueterie eccelsero i mobilieri olandesi. All’inizio del Seicento questi la diffusero anche in Francia. Qui nella seconda metà del XVII secolo la marqueterie raggiunse il suo massimo splendore

Il primo menuisier che usò la marqueterie in Francia fu un certo Jean Macé di Blois; fu attivo alla corte di Luigi XIV a metà Seicento. Nonostante lui fu il primo artista ad utilizzare questa tecnica non fu grazie a lui che si affermò in tutta la Francia. La diffusione su tutto il territorio francese della marqueterie fu merito di André-Charles Boulle.

André-Charles Boulle

André Charles Boulle

Fu un grande ebanista francese. Si cimenta per tutta la vita con l’intarsio e la marqueterie. Elaborò una personale tecnica che consisteva nell’eseguire gli intarsi con ottone dorato e tartaruga; incollati insieme uno sull’altro, ottenendo così due disegni uguali ma invertiti. Questa particolare tecnica fu inventata in Italia ma Boulle fu così abile che venne poi definita “intarsio alla Boulle”

In questa tecnica non si utilizzavano solo due materiali ma molti altri come stagno, argento, corno, osso tinto, madreperla e avorio. Nella scelta del legno si prediligeva l’ebano che permetteva un netto distacco cromatico delle parti applicate. 

Marqueterie in tutta Europa

Altri ebanisti francesi particolarmente abili nella tecnica della marqueterie furono F. Oeben, J. H. Riesener, d. Rontgen e numerosi altri. Si ricordano sia per la finezza delle decorazioni, sia per la varietà dei legni o dei materiali applicati. 

Dopo il 1660 (Restaurazione) gli olandesi introdussero la marqueterie anche in Inghilterra. Qui si svilupparono particolari decorazioni come quella floreale e la marqueterie “ad alghe marine” (sea-weed). 

In Italia questa tecnica ebbe il suo maggiore rappresentante in Giuseppe Maggiolini (1738-1777). Fu un altro validissimo esponente della marqueterie; la impiegò con vari materiali e con motivi floreali e a trompe-l’oeil.

Tipi di marqueterie

Comò di Boulle al <a href=httpsitwikipediaorgwikiCastello di Vaux le Vicomte>Castello di Vaux le Vicomte<a>

Con la tecnica della marqueterie gli ebanisti potevano dare libero sfogo alla propria creatività e per questo si svilupparono moltissime tipologie. Proviamo a spiegarvi due di queste. 

Una è detta en première partie o “positiva”. È composto dalla lamina di tartaruga (o da altri materiali citati in precedenza) come sfondo e il metallo per riempire i buchi.

Un’altra tecnica è quella detta en contrepartie o “negativa”. Semplicemente dal nome possiamo intuire che sarà fatta con una modalità opposta della prima. Il fondo, quindi, viene fatto con il metallo e il motivo decorativo con gli altri materiali elencati. 

La raffinatezza di chi utilizzava queste tecniche fu quella di fare due mobili: uno con la tecnica “positiva” e uno con la “negativa”. I due mobili poi venivano posizionati uno accanto all’altro o comunque nello stesso ambiente. In questo modo si creavano dei contrasti visivi molto appariscenti.

Un esempio

Noi purtroppo non abbiamo due mobili eseguiti con queste particolari tecniche ma possiamo mostrarvi un pezzo molto elaborato presente nella nostra galleria.

marqueterie

È una ribalta neoclassica della tipica produzione rolese. Sul fronte presenta tra cassetti sormontati da un cassettino e un’anta apribile a ribalta. È realizzata in noce; presenta i tipici intarsi a toppo, cornici geometriche scandiscono i fianchi, il piano e l’anta. In questo mobile sono presenti le due lavorazioni ornamentali dell’intarsio e della marqueterie

Sull’anta della ribalta è presente un volatile intarsiato mentre in quella centrale è presente un elegante disegno a marqueterie. Li avevate riconosciuti?

Se volete scoprire tutti i nostri pezzi di antiquariato non vi resta che venire a visitare i nostri magazzini a Cambiago. Ti aspettiamo!

Arianna
Amo l'arte. Ho fatto ingegneria gestionale.

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