Appuntamento numero 5 con le nostre proposte di interior tra modernariato e antiquariato Planet Hambient.
Caratterizzata da uno stile eclettico, la credenza di impostazione neoclassica a 3 ante, è un mobile importante non solo per lo spazio contenitivo, ma anche per il legno intagliato e laccato. Alcune parti sono finemente dorate, ma la struttura ed il piano sono definite da un effetto marmorino.
Posti sopra la credenza, a decoro della stessa, una coppia di vasi dal sapore Liberty per via dei disegni finemente dipinti sull’oggetto. Potete trovare nel nostro sito web Di Mano in Mano sito una gran varietà di vasi nel reparto “oggettistica” sia d’antiquariato che modernariato.
Un dipinto olio su tela, firmato Claudio Rinaldi con soggetto “La Venere dormiente” datato 1899, sormonta la credenza, e l’effetto dorato della cornice finemente intagliata richiama le modanature della credenza stessa.
Per contrasto stilistico, inseriamo un divano anni ’90 dal design squisitamente moderno. Sullo stile “Maralunga” (divano icona del design progettato da Vico Magistretti per Cassina), ha una dimensione corrispondente ai 2 posti, quindi di facile inserimento in qualsiasi contesto. Il meccanismo di regolazione dell’altezza dello schienale suggerisce un perfetto confort per la seduta.
Un altrettanto moderno tavolino “da fumo” datato anni ’80-90, serve il divano. L’essenziale forma quadrata lo rende posizionabile anche a fianco del divano stesso senza creare eccessivo ingombro.
Uno scrittoio di fine Settecento occupa il lato finestrato dell’ambiente. Il mobile è impiallacciato con legni esotici, con riserve in acero intarsiate con ciliegio, acero tinto e castagno. Sulle gambe e sulla bordure del piano sono intarsiati motivi che simulano, grazie al chiaro e scuro dei legni, degli intagli a sgorbia. Questo ci induce ad attribuire la manifattura alla produzione di Marco Calestrini.
Ad esaltare la preziosità dello scrittoio una poltrona moderna, il Modello “877” progettata dal designer Gianfranco Frattini e prodotta da Cassina a partire dalla seconda metà del Novecento. La struttura in teak e l’imbottitura rivestita con elegante tessuto bianco rendono la seduta adatta all’accostamento.
Un tappeto in lana manifattura artigianale a nodo fine, di origine asiatica, arreda coi colori e il filato damascato l’intero ambiente e crea auna sorta di unione tra le parti.
La lampada a terra modello “Tolboi” illumina l’angolo a destra della credenza, ed è un prodotto della famosa vetreria Venini, datato 1987. Un oggetto di design che ben si lega all’ambiente nella sua semplicità e raffinatezza di forma.
Dello stesso periodo è la lampada da tavolo firmata Gabriella Crespi. La forma del paraluce richiama quella della lampada a terra, nonostante il materiale sia differente: perspex su base in ottone. Questo materiale, forse più conosciuto come plexiglass, è molto trasparente, più del vetro, con la proprietà di essere più o meno infrangibile in base alla miscela dei polimeri.
Arreda la parete retro divano un dipinto acquarello su carta attribuito a Giuseppe Cades, pittore ed incisore romano della seconda metà del XVIII secolo. L’opera rappresenta la “Scena del Sacrificio a Venere”
Concludiamo la nostra quinta puntata con un arrivederci al prossimo giovedì col nostro blog Planet Hambient 6.