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I bauli unici Louis Vuitton

Ancora oggi considerati articoli iconici, i bauli firmati dalla celebre maison francese sono molto richiesti dal mercato. I protagonisti del Classic Monday odierno sono proprio tre bauli Louis Vuitton, che non solo si contraddistinguono per la loro altissima qualità, ma anche come oggetti che ci consentono di approfondire la concezione del viaggio, tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento.

La storia della Maison Vuitton affonda le sue radici nel XIX secolo. Tutto iniziò quando il giovanissimo Louis Vuitton si recò a Parigi e si formò come apprendista imballatore presso Monsieur Marechal, il maggiore fabbricante di valigie dell’epoca.

Non passò molto tempo prima che il giovane fu in grado di mettersi in proprio e nel 1854 nacquero così i primi bauli Louis Vuitton.

Nel cortile della fabbrica a Asnières, ca. 1888

Devono la chiave del proprio successo soprattutto alle personalizzazioni che venivano offerte ai clienti.

Non si trovano antichi bauli uguali fra loro. Tutti venivano prodotti seguendo le indicazioni dei committenti, studiati a seconda della professione del viaggiatore che li ordinava, del tipo di viaggio che avrebbero dovuto affrontare. Ogni baule era ulteriormente personalizzato dai clienti. I simboli identificativi più comuni erano fasce colorate, numeri, iniziali del proprietario e blasone famigliare (per chi era di nobili natali). Bisogna tenere presente che chi recuperava nella stiva i bauli spesso non sapeva leggere, ma era necessario che potesse consegnarli al legittimo proprietario.

Troviamo bauli con scomparti o cassetti segreti o anche con rivestimenti in legni di tipo diverso.

Agli esordi Louis Vuitton usò il “Grey Trianon” per rivestire i suoi prodotti, una tela cerata impermeabile di cotone grigio. Nel 1872, decise di introdurre un motivo a righe rosse e beige, per identificare i suoi bauli e difendersi dalle imitazioni. In seguito il figlio Georges ideò prima il “Damier”, un motivo a scacchi beige e marrone, e poi l’iconico Monogram Louis Vuitton.

Oggi un baule Louis Vuitton è un oggetto iconico, simbolo della concezione di viaggio moderna, innovativo con la sua forma a base rettangolare anziché bombata, leggero ma resistente grazie alla copertura rigida e agli angoli metallici, totalmente impermeabile.

Le serrature meriterebbero poi un capitolo a parte, con l’ingegnoso sistema a cinque tamburi a molla, che trasformarono a partire dal 1886 le valigie L.V. in veri e propri forzieri.

Un baule Louis Vuitton oggi è un oggetto d’arredo e da collezione.

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Anna
In Di Mano in Mano da più di un lustro, adoro i cappelli italiani anni 60 e 70.
Anna
In Di Mano in Mano da più di un lustro, adoro i cappelli italiani anni 60 e 70.

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