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LC4 ovvero Le Corbusier al servizio del relax

Confortevole, avvolgente ed elegante: la LC4 è un’Icona di Design dal fascino intramontabile.
A distanza di un secolo dalla sua nascita, questa “vera macchina per riposare” è ancora amatissima ed universalmente considerata la chaise longue per antonomasia.

La storia della nostra icona è lunga e tortuosa: la sua prima apparizione risale alla fine degli anni ’20.
Le Corbusier e i suoi due soci Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand stavano progettando gli interni di una villa vicino a Parigi, villa Church. Per questa villa disegnarono una serie di modelli in tubolare metallico di pura matrice razionalista, e tra questi figurava anche l’antenata di quella che sarebbe diventata la celebre LC4.

© F.L.C. / ADAGP, Paris 2019 © ADAGP, Paris 2019 © AChP

Charlotte Perriand era una grande sostenitrice di questo progetto, desiderava riqualificare l’utilizzo del metallo – allora destinato ad ambienti sterili e freddi come ospedali ed uffici- e portarlo nel caldo ambiente del focolare domestico.
Non era la sola a scorgere il potenziale di questo materiale: anche la Thonet, storicamente legata all’utilizzo del legno curvato, nel dopoguerra si aprì a questa nuova modalità espressiva.

Nel 1929 fu proprio la Thonet Frères (succursale francese della Thonet) ad accettare la sfida di produrre la serie di mobili in tubolare metallico disegnati da Le Corbusier, Jeanneret e Perriand per il Salon d’Automne, serie nota anche come “Equipement intérieur de l’habitation”.

L’anno successivo, iniziò ufficialmente la produzione su larga scala della chaise longue con il nome B306.

Probabilmente i tempi non erano ancora maturi: questa modernissima seduta fu accolta tiepidamente. Pare inoltre che Le Corbusier avesse forse un po’ incautamente concesso la licenza a diversi produttori in giro per l’Europa.

Questo portò ad un incontrollato proliferare di versioni della B306 (autorizzate e non). A rendere la storia della B306 ancora più complicata, la fuga negli Stati Uniti del proprietario della Thonet Frères, l’ebreo Leopold Pilzer.

Nel secondo dopoguerra le prospettive della B306 sembrano farsi più rosee: Pilzer cede i diritti della chaise longue ad un’azienda svizzera, la quale a sua volta, nel 1964, li cede a Cassina.

È proprio il colosso italiano a sancirne il successo, facendone una delle sue punte di diamante.

La LC4 è strutturata in due parti: un piedistallo in acciaio verniciato di nero sul quale poggia una culla mobile in acciaio cromato. La culla oscilla grazie alla sua forma curva, assecondando la posizione di maggiore o minore inclinazione del corpo. La sua stabilità è data dall’attrito con tubi di gomma che rivestono i traversi del piedistallo. Il materassino ed il poggiatesta sono realizzati in pelle.

Ad oggi solo Cassina detiene il contratto di licenza esclusiva dei diritti di edizione a livello mondiale, siglato nel 1964 dai tre designer e dalla fondazione Le Corbusier.

Fortunatamente è piuttosto semplice riconoscere gli esemplari originali in quanto numerati e firmati.

La LC4 è sicuramente uno dei più grandi traguardi della stagione razionalista, una perfetta sintesi tra funzione e forma.
Raffinata ed armoniosa, con le sue curve affusolate ed invitanti è in grado di regalare un’aura di sensualità e di classe a qualsiasi ambiente.
Simbolo universale di relax e ozio, questa chaise longue non solo è bellissima ma è anche comodissima…

Athina
Appassionata di poesia decadente e tendenze artistiche ormai fuori moda. Ho un culto per i bassotti e i gatti egiziani.

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