Il terzo paese del nostro viaggio attraverso i libri è l’India
Sono molti gli autori indiani tradotti in italiano soprattutto perché sono autori anglo-indiani che scrivono in lingua inglese.
Tra questi Jhumpa Lahiri, scrittrice statunitense nata in India
“L’omonimo – The namesake” di Jhumpa Lahiri
La storia di Gogol Ganguli è la storia di un indiano-americano alla ricerca della sua identità. Un romanzo di formazione del XX secolo ricco di contrasti e incroci culturali. Gogol vive in maniera imbarazzante il suo stesso nome, incapace di convivere con le sue origini e la sua storia in terra americana. Gogol si illude di trovare nella fidanzata americana e nella sua famiglia il senso incompiuto della sua esistenza. Un romanzo che tocca tutti i temi dell’integrazione e del senso di vite contrastanti.
Un’altra scrittrice indiana tradotta ampiamente in italiano è Arundhati Roy, vincitrice del premio Booker nel 1997 con il suo romanzo di esordio “Il dio delle piccole cose”
“Il dio delle piccole cose” di Arundhati Roy
E’ una storia d’amore che entra in conflitto con le convenzioni sociali. L’India è un paese lacerato tra tradizione e modernità, governato da leggi non scritte dove esistono ancora gli intoccabili. Siamo alla fine negli anni 60 del XX secolo e attraverso le esperienze infantili di due gemelli scopriamo la storia di Ammu e della sua famiglia. Un romanzo corale, un romanzo profondamente indiano nei colori, profumi e immagini.
Tra gli altri autori indiani presenti nel nostro catalogo ci sono: la scrittrice e saggista indiana Anita Desai, l’autore newyorkese di origine indiana Suketu Mehtadi e l’economista Amartya Sen, Premio Nobel per l’economia nel 1998.
“Tutti i racconti” di Anita Desai
La forza e il merito di questi 21 racconti sta nel ritrarre da dentro la diversità culturale di Oriente e Occidente senza precipitare conclusioni e senza enfatizzare conflitti, ma riproducendone ” con straordinaria finezza psicologica e suprema eleganza ” la complessità, talvolta dal punto di vista occidentale, talaltra dell’orientale. Inconsueta la capacità di Anita Desai di cogliere le paure, gli slanci, i segreti desideri, le delusioni dei bambini, protagonisti di parecchi suoi racconti: davvero un’esplorazione dell’animo umano allo stato nascente.
“Maximum City” di Suketu Mehta
E’ un interessante reportage su Mumbai (che l’autore preferisce chiamare con il vecchio nome, Bombay): un libro che ha il pregio di saper trasformare questa grande massa di numeri, persone, case, soldi, strade, locali, in storie umane. Sono le storie che danno una dimensione umana a Bombay, città assurda, ingiusta e profondamente vitale. Prima di tutto la storia dell’autore, che si ritrova a tornare a casa dopo tanti anni vissuti negli Stati Uniti e in Europa. Ci perdiamo così nella sua geografia personale, nelle sue lotte quotidiane per l’affitto e l’idraulico. Fa parte della sua storia anche andare in giro a intervistare e conoscere i vari personaggi che diventano tanti simboli di un’esistenza multiforme. Siete in partenza per l’India? Dovete leggerlo!
“Laicismo indiano” di Amartya Sen
Amartya Sen, raccoglie in questo volume sette saggi, scritti tra il 1993 e il 1997, improntati alla ricerca di una via di uscita dalla crisi politica e sociale nella quale si dibatte l’India. In un paese di più di ottocento milioni di persone, dove da secoli si confrontano diverse fedi religiose (nonché un numero cospicuo di atei e agnostici) e dove l’unica possibilità di convivenza civile è data dal riconoscimento del diritto dei singoli a ricercare la propria via alla realizzazione del sé, il laicismo dell’autorità statale diventa indispensabile. Saggi sempre attuali per orientali ed occidentali!
“Arte indiana” di Michel Delahoutre
Un testo utile per neofiti o curiosi dell’arte indiana. Introduzione alla storia dell’arte indiana e allo spirito dell’arte classica. Attenzione particolare alla scultura, pittura e bronzi dravidici.
Confronto tra arte indiana e altre civiltà. Antologia delle fonti interessante. Tavole a colori e in bianco e nero.
Libri Narrativa:
- “Mahabharata” Narayan Guanda
- “Interprete dei malanni” Jhumpa Lahiri
- “Estremi orienti” Amitav Ghosh
- “Il cromosoma Calcutta” Amitav Ghosh
- “La maga delle spezie” Chitra Banerjee Divakaruni
- “Sorella del mio cuore” Chitra Banerjee Divakaruni
- “L’ultimo sospiro del moro” Salman Rushdie
- “Digiunare, divorare” Anita Desai
- “Le dodici domande” Vikas Swarup
- “Una Musica Costante” Vikram Seth
- “Narcopolis” Jeet Thayil
- “Lo scrigno. Racconti di una vita indiana” Prem Chand
- “La fine della sofferenza” Pankaj Mishra
- “La storia dei miei assassini” Tarun Tejpal
Narrativa di autori occidentali che hanno scritto sull’India:
- “In India” William Dalrymple
- “Passaggio in India” E.M. Forster
- “Racconti dall’India” Rudyard Kipling
Libri Poesia:
- “Sissu” Rabindranath Tagore
- “Sfulingo” Rabindranath Tagore
- “Tesori della lirica classica indiana”
Libri Saggistica:
- “Storia dell’India” Percival Spear
- “Gandhi, il rivoluzionario disarmato” Yogesh Chadha
- “Bhagavad Gita” Mahesh Yogi
- “Jnana-Yoga” Swami Vivekananda
Libri Arte:
Libri Fotografici:
- “India then & now” Rudrangshu Mukherjee
- “India” Luca Artioli
- “Un fotoreportage – India in 100 immagini. ” Francesca Marino
Libri Manualistica:
- “La cucina indiana dei maragià e dei nababbi” Carlo Coppola
- “The secrets of nature: ayurveda” Dr. Mohanambal
- “Il divino e pratico messaggio di Aghoreshwar” Avdhut bhagvan Ram-Gi
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