Cari lettori, dal 6 al 14 aprile nel negozio di Milano, vi aspetta una mostra sul mobile antico come non l’avete mai visto: Anticontemporaneo. Di Mano In Mano, insieme al designer Andrea Ghisoni, vi invitano a passeggiare in una “casa non casa” nella quale riscoprire insieme il fascino degli arredi di antiquariato.
Perché noi, che da sempre ci occupiamo di antiquariato, sappiamo bene come tutti – o quasi – subiscano il fascino degli elementi d’arredo antichi. E sappiamo anche quali sono le resistenze più frequenti nei confronti di questo meraviglioso mondo.
Abbiamo raccolto i principali pregiudizi sul mondo dell’antico e cercato di trarne altrettante opportunità, per spezzare le catene di un gusto standardizzato e volare liberi nel l’eclettico mondo dell’interior design.
I falsi miti sui mobili antichi
“I mobili antichi sono troppo grandi”
Sono più grandi, questo è vero, ma la loro imponenza si traduce in una solidità e durevolezza che spesso i mobili di produzione contemporanea non riescono ad eguagliare. I mobili un tempo erano più grandi perché le case erano più grandi, mentre oggi il trend è quello di spazi abitativi sempre più circoscritti. Però circoscritti non vuol dire limitati: possiamo inserire arredi di antiquariato in casa nostra, dovremo solo avere un occhio in più per rispettare la metratura e la “navigabilità” della casa. Inserire pochi, selezionati, pezzi di antiquariato creerà originali equilibri di proporzioni con il resto dell’arredamento.
“Lo stile antico è molto diverso dal resto dell’arredo che ho in casa”
E meno male, ci vien da dire! La nostra casa dovrebbe raccontare chi siamo, i nostri viaggi e le nostre passioni. Gli oggetti e gli arredi ci legano a immagini e ricordi non potranno mai essere perfettamente coordinati come nei cataloghi o nelle stanze degli hotel. Una casa vissuta è una casa arredata con spontaneità e istinto ed è la nostra personalità che, se libera di emergere, troverà il modo di “far parlare” tra loro stili diversi. Per amalgama o per contrasto, come vedremo successivamente.
“Il mobile antico fa vecchio”
Non vecchio, ma senza tempo. O timeless, per dirla all’inglese. Ed è quel sapore di passato e ricordi, un’estetica cristallizzata nel tempo che resiste alle mode di Instagram e Pinterest che assicura all’antiquariato un posto sul podio delle scelte di décor che non rimpiangeremo con il passare degli anni. L’anima unica dell’antiquariato completa perfettamente le linee minimali e la funzionalità dei mobili prodotti in massa e di quelli di design contemporaneo, che pure sono perfetti alleati di una casa moderna. Affiancare gli uni agli altri si rivela la “via di mezzo” ideale per soddisfare sia estetica che funzione.
Come abbiamo visto finora, dietro queste tre resistenze si celano altrettante possibilità e… Come dite? State già rivalutando quel mobile antico fermo in cantina da troppo tempo? Ottimo, siete nel posto giusto perché ora arrivano i consigli pratici.
Antiquariato: consigli per l’uso
Se vi piace il contrasto:
Tirate un bel sospiro di sollievo. Sarà facile crearlo. L’effetto migliore si ottiene con un singolo arredo antico che la faccia da padrone, uno “statement piece” che sarà difficile da ignorare nella stanza. Pensate alla rassicurante solidità di una libreria manzoniana in noce, alla ricca doratura di una specchiera barocca, allo sfarzo tridimensionale di un lampadario a mongolfiera con pendenti in vetro. Sono elementi che parlano da soli, catalizzano l’attenzione e caratterizzano la stanza ad un solo colpo d’occhio. Non c’è bisogno d’altro: il consiglio è di completare l’arredo della stanza con mobili e oggetti contemporanei, che con le loro linee pulite restituiscono modernità al nostro protagonista e si lasciano contaminare a loro volta.
Se vi piace l’equilibrio
potremmo essere di fronte a una piccola sfida. Non è facile infatti combinare pezzi tanto diversi tra loro. In questo caso può risultare d’aiuto giocare con dimensioni e colori. Vi aiuterà scegliere arredi d’antiquariato di dimensioni ridotte, da distribuire in modo omogeneo nello spazio. In secondo luogo è buona pratica decorare uno spazio avendo in mente una gamma cromatica, che leghi a colpo d’occhio tutti gli elementi d’arredo.
Sperimentate!
E se vedete che c’è ancora bisogno di una piccola mano per arrivare al risultato armonioso al quale mirate… date una mano di vernice! Questo è un consiglio un po’ pazzo che farà rizzare i capelli ai puristi, eppure funziona! Un restyling audace può davvero far rinascere un arredo: pitturare una rigorosa cornice impero dello stesso colore della parete può aumentare otticamente gli spazi e dare risalto alla fotografia o all’immagine che supporta; rifoderare un divano neo Rococò con dei tessili moderni può sdrammatizzare la sfarzosità e costruire un legame inaspettato con il resto dei tessili; sperimentare con varie tecniche di decoupage su piccoli arredi può aggiungere un tocco ironico e artistico alla vostra casa.
Che sia un colpo di fulmine per un arredo visto ad un mercatino o un mobile ereditato dai nonni, l’antiquariato è un tesoro che si può e si deve valorizzare, riscoprire e reinterpretare. E per un suggerimento dal designer vi aspettiamo ad “Anticontemporaneo”:
- Quando: dal 6 al 14 Aprile
- Dove: Milano, viale Espinasse 99
- Infoline: 02 33 400 800