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CAB 412: un nuovo genere di sedia

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Finalmente ritorna l’appuntamento con l’Icona del Design, una rubrica bimestrale nella quale vi parliamo degli arredi più celebri del XX secolo

Riprendiamo il filo del discorso con una seduta amatissima per la sua linea sobria ma al contempo estremamente riconoscibile: la CAB 412, prodotta da Cassina e disegnata da Mario Bellini nel 1977.

Sedie Cab 412 Mario Bellini per Cassina Anni 70-80
<em>Sedie Cab 412<em>

Un nuovo genere di sedia, tutta in cuoio, oggi molto clonata”.

Così definisce la sua creazione il designer milanese, conscio di aver ideato una seduta diventata nel corso degli anni una vera e propria icona. Essa si aggiunge alla già fittissima produzione di Bellini, designer geniale e prolifico, autore di arredi che hanno segnato la storia del design italiano e internazionale.
Camaleonda, Le Bambole, La Rotonda, Duc Duc, Gli Scacchi solo per citarne alcuni.
La Cab 412 è conosciuta a livello globale, anche per la sua presenza in numerosi musei, tra i quali spiccano la Triennale di Milano il MoMA di New York.

Progettata e prodotta oltre 40 anni fa, è la prima sedia-poltroncina con una struttura in cuoio autoportante, ispirata al rapporto scheletro-pelle.

Il rivestimento è realizzato con svariate parti in cuoio sottoposte ad una lavorazione manuale utile a ridurne lo spessore. Una volta completato l’assemblaggio del cuoio, il rivestimento viene calzato su uno scheletro d’acciaio e chiuso con cerniere lampo.
La sedia, realizzata in diversi colori, è tuttora in produzione nella collezione ‘I Contemporanei’ di Cassina ed è un oggetto che sintetizza al meglio l’eccellenza dell’artigianato e l’efficienza industriale del Made in Italy tanto ammirato in tutto il mondo.

Grande merito della Cab 412, e di conseguenza di Bellini, è l’aver portato nella vita quotidiana il design d’autore, rivoluzionando il mondo della sedia.

Per gli amanti del vintage originale, abbiamo un set di sei sedie Cab 412 in versione nera e in condizioni eccelse, visibile in negozio a Milano oppure nel nostro catalogo Di Mano in Mano.

Alla prossima!

Gabriele
I colleghi mi chiamano Baffo. Adoro giocare a calcio balilla in pausa pranzo e il design anni 50 e 60.

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