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La storia di Bruce

Bruce e la sua storia
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Se vi capita di passare dal negozio milanese della Cooperativa di Mano in Mano, potreste incontrare Bruce. Non lo si nota subito, ma quando parla riempie l’enorme spazio del negozio con la sua vociona tuonante e la sua risata contagiosa. E Bruce quel sorriso se l’è guadagnato, perché la sua storia è un romanzo con capitoli molto duri e con un finale ancora da scrivere.

A trent’anni è già un po’ incasinato: è agli arresti domiciliari, straniero, non ha cittadinanza né residenza e non è in carico a nessun servizio. Durante le ore di libertà gli capita spesso di vedere il furgoncino degli sgomberi di Di Mano in Mano, nei pressi di Viale Espinasse, vicino a casa sua. Allora un giorno decide di provare ad entrare in negozio e chiedere: c’è posto per me?

L’accoglienza è uno dei valori più importanti della Coop, perciò si, gli viene risposto, c’è posto per te. I responsabili degli inserimenti muovono qualcuna delle loro conoscenze per indirizzarlo all’ente giusto, così che possa cominciare un tirocinio lavorativo con tutte le carte in regola.

Bruce sale quindi su quel furgoncino degli sgomberi e inizia la sua esperienza da Di Mano in Mano. E bisogna stargli dietro! Veloce, energico, entusiasta. Purtroppo però, dopo qualche tempo comincia ad insinuarsi un forte dolore alle gambe e alcuni controlli rivelano la necessità di un’operazione piuttosto invasiva.

E Bruce pensa: dannazione, tutte a me? Ma la relazione umana e lavorativa che ha instaurato con la Cooperativa gli viene in aiuto. Riesce a trascorrere la convalescenza con relativa tranquillità, a casa, grazie all’aiuto economico che gli viene riconosciuto. E quando si riprende viene di nuovo accolto al lavoro, con una mansione adatta alla sua completa ripresa fisica: assistenza alla vendita.

Ed è proprio lì che si trova ora, che chiacchiera con due clienti, scherza con loro e li aiuta nella scelta. Per qualche ora al giorno, nello spazio sicuro del negozio, invece di essere il “Bruce incasinato” si trasforma nel “Bruce che intrattiene e indirizza i clienti”. Alleggerito dai pensieri e dai problemi, con un lavoro che lo sta riscattando, Bruce si sta preparando a scrivere il suo lieto fine.

Come Bruce. “Bruce e basta”.  

Paola
Il mondo del vintage mi affascina da sempre. Amo gli oggetti e gli abiti usati perché emanano un bagliore tutto loro e colorano la nostra quotidianità di aneddoti curiosi e segreti nascosti.

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