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Il dizionario dell’antiquariato – Ebanista

La parola di oggi è: ebanista. Cercheremo di spiegarti la tipologia di lavoro e la sua storia. Infine, come di consueto, una piccola curiosità sull’ebanista.

Chi è l’ebanista?

Il termine “ebanista” letteralmente definisce un artigiano specializzato nella lavorazione dell’ebano. Fu adottato per la prima volta in Francia nel XVII secolo. Veniva usato per qualificare l’impiallicciatore di legni pregiati. 

ebanista

Bisogna fare attenzione a non confondere l’ebanista con il falegname, che in francese si chiama “menuisier”. Questo, infatti, si occupava solo di realizzare il fusto del mobile lavorando il legno massiccio. L’ebanista, invece, aveva il compito di rifinire il mobile dando l’impronta che lo caratterizza.

Quando è nata la professione dell’ebanista?

La nascita della figura dell’ebanista non è ben definita. Si pensa che sia stata introdotta in Francia dei Paese Bassi nei primi del Seicento dal falegname Jean Macè ma, nei documenti ufficiali la parola comparve per la prima volta solo nel 1657. 

Corporazione degli ebanisti

La figura dell’ebanista ebbe una grande evoluzione in Francia. Questa diffusione si può spiegare con la creazione dell’apposita Corporazione parigina dei menuisiers-ébénistes.

Si istituì anche la qualifica di maitre. Per ottenerla bisognava sostenere un esame presso la giuria della suddetta Corporazione. La prova consisteva nel presentare alla commissione un proprio lavoro che veniva giudicato. In base alla qualità di questo si otteneva la qualifica o meno. 

Regole della Corporazione

Durante il regno di Luigi XV si pensò a un modo per proteggere la professione dell’ebanista; si raccomandò ai maitres-ébénistes di firmare le loro opere per difendere la loro qualifica di maestro. Dal 1751 fino all’anno della soppressione della Corporazione, 1791, ci fu l’obbligo di imprimere il nome dell’ebanista sui mobili.

Non finì qui. Per proteggere il titolo di ebanista ottenuto attraverso l’apposito esame da coloro che cercavano solo di fare delle copie si aggiunse anche l’obbligo per gli ebanisti di applicare un punzone di controllo sulle proprie creazioni.

L’unica eccezione era quella degli ebanisti impiegati dal re. Loro, infatti, non dovevano sottoporsi a questi obblighi. La corporazione applicò anche una legge in favore delle vedove degli ebanisti; avevano il permesso di usare l’estampille del marito in lavori della sua bottega, da esse proseguita. 

La corporazione era molto esigente sul rispetto delle regole. Faceva grande attenzione che ogni professione eseguisse esclusivamente il proprio lavoro. La pittura e la doratura erano di competenza dei peintres-doreurs e dei vernisseurs. I bronzi applicati sui mobili erano riservati agli sculpteurs

cressent
Mobile di Cressent

Erano regole molto severe. Chi non le rispettava subiva un vero e proprio processo. Ad esempio, l’ebanista Cressent affrontò più di un processo per essersi messo in opposizione con la corporazione degli artigiani fonditori e cesellatori. Come conseguenza subì forti ammende che per ben tre volte determinarono il suo fallimento

In Italia

La figura dell’ebanista, in Italia, non fu mai ben definita. La distinzione tra ébéniste e menuisier non è mai stata riscontrabile.

Il motivo è quello che non si sono mai cercate più figure per la lavorazione. Un singolo artigiano o, tutt’al più, i suoi sottoposti compivano tutte le fasi esecutive della produzione del mobile.

L’ebanista nella nostra galleria

Nella nostra galleria puoi trovare moltissimi mobili di ebanisti. Oggi abbiamo deciso di mostrarti questo stipo.

È uno stipo in legno ebanizzato. Sul fronte presenta quattro cassetti bordati da una cornice guilloche e ornati con formelle in avorio incise a bulino. Gli intarsi in avorio sono presenti anche sui piedini anteriori e tra i cassetti.

Non solo ebanisti

I maitres-ébéniste, oltre ai lavori d’impiallacciatura e d’intarsio si specializzarono in una nuova tecnica: dotare i mobili di particolari congegni meccanici.

I più famosi ebanisti esponenti di questa nuova tecnica furono: P. Il Migeon, J.F. Oeben, J.H. Riesener in collaborazione con Merklein. Elaborarono dei particolari modelli

  • trasformation 
  • secrets
  • surprise

Chi è l’ebanista oggi?

Come avrai capito il termine “ebanisteria” in antichità era usato per designare una lavorazione raffinata di legni pregiati. 

Oggi, invece, è usato per indicare genericamente l’arte di lavorare il legno e talvolta anche la bottega dell’ebanisteria.

Per scoprire tutte le altre opere di famosi ebanisti potete visitare il nostro negozio e i nostri magazzini (anche online!). Vi aspettiamo!

Arianna
Amo l'arte. Ho fatto ingegneria gestionale.

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